Il mio Sziget Festival

Il mio Sziget Festival – esperienze personali.

Non so se conoscete il Sziget Festival, l’evento turistico piú conosciuto della cittá di Budapest. Questo festival musicale raccoglie ogni anno centinaia di migliaia di giovani da tutta Europa (e da tutto il mondo) durante il mese di agosto per una settimana. Amo questo festival con tutto il mio cuore. Conosco il lati positivi ma anche quelli lati negativi… Vi racconto il mio Sziget!

Cos’é il Sziget festival?

I piú grandi forse conoscono solo Woodstock festival, quella mega festa del 1969 che ha un po’ cambiato il mondo… Lí si sono riuniti i figli dei fiori ed hanno passato insieme del tempo bellissimo. L’idea di questo festival musicale di Budapest é qualcosa di molto simile. Manca solo l’idea sostenente, quello che cambia al mondo. Peró al posto di quello c’é molto altro. C’é la musica, ci sono piú o meno tutti i generi musicali, concerti e dj per ogni appassionato di musica, eventi teatrali, musei, arte e cultura – veramente per tutti. I ragazzi vanno lí con le tende per una settimana intera, oppure rientrano ogni sera con i mezzi pubblici che vanno 24 ore su 24. Oppure quelli piú grandi (intendo i trentenni come me e quelli ancora piú grandi) vanno lí per una sola giornata per i concerti piú interessanti per loro e per respirare ancora quell’aria che hanno amato tanto.

Come si pronuncia Sziget festival?

Si pronuncia Siget!!! Sz per noi é una sola lettera, come se non ci fosse proprio quella zeta!!!!

Sziget poi significa Isola, perché li dove fanno questo festival, quella é proprio un’isola sul Danubio.

Il mio Sziget

Sziget Festival era partito nel 1993 ma la mia relazione molto intima con Sziget era cominciato solo dopo il 2000. Prima del mio ventesimo compleanno ero una ragazza forse troppo brava, forse troppo concentrata sugli studi. Non fraintendete, andavo in concerti, giá dall’etá molto giovane ero ospite regolare delle discoteche delle mie cittá ma Sziget mi era sembrato qualcosa di troppo alternativo per i miei gusti. Non che Sziget fosse stato organizzato per quelli meno “brvai” ma quel rock alternativo a me non diceva nulla. E con il passare del tempo che era diventato un po’ piú mainstream, oltre a quel rock alternativo che gli organizzatori amavano e suonavano pure.

Peró nel mio mezzo rifiuto di Sziget c’era anche il fatto che semplicemente non me la sentivo di andare in un festival musicale durante le ferie di agosto quando si andava sempre al maaaareeee…

Il mio Sziget era cominciato nel 2002 quando una mia amica aveva deciso di andarci con un gruppo ONG come volontaria. E siccome io di quell’organizzazione prima di trasferirmi in Italia ne facevo parte, avevo preso l’aereo da Roma giusto per venire al Sziget (quell’anno vivevo lí). E lí per me si era aperto un mondo nuovo. Ero affascinata da quell’idea di libertá, di libertá dei pregiudizi e dai preconcetti mentali. Mi aveva sorpreso la ricchezza immensa dei programmi, la varietá incredibile di programmi adatti anche a me. E in cambio di questo accettavo anche la polvere, le docce non caldissime e i bagni non pulitissimi. (da allora questo é cambiato molto).

Quest’amore per Sziget é durato 8 anni. Ne ho fatti circa cinque con la tenda, altri rientrando a casa la notte o la mattina. Sempre pcche ore di sonno, tante feste, amici vecchi, nuovi, e la varietá musicale incredibile. Ho sentito concerti di band che conoscevo e concerti di band di cui sono improvvisamente diventata fan. Ho conosciuto persone carissime, ho incontrato amici per caso (addirittura amici di Roma!!!). E nella marea di stranieri era piacevole parlare inglese 24 ore su 24. É forse l’unico posto di questa terra dove se mi andava di andare in un bar non chiedevo niente a nessuno, partivo e vaaaii… Anche sola, senza problemi. Per poi ribeccare gli amici dopo.

E a volte ero cattiva, lo ammetto: ho lasciato soffrire parecchi ragazzi Italiani che hanno cercato di chiedermi informazioni masticando quel poco di inglese che avevano… Io che dopo tre parole avevo capito che erano Italiani, non mi andava di dirgli, ciao, puoi parlare anche in italiano 🙂 Vediamo come andrá. (Comunque su questo scriveró un blog a posta! Come fate a non accorgervi quando qualcuno vi risponde in italiano, perché continuate a soffrire in inglese?? Mi capita spessisimo, anche in centro Budapest)

Io dico sempre che Sziget é come sei tu: puoi trovare gente simpatica, puoi aprirti, conoscere gente nuova, qualcuno di quei 400 mila che durante questa settimana visiteranno l’isola… Oppure puoi chiuderti con gli amici con cui sei arrivato e non parlare con nessun’altro per sette giorni. Lo puoi fare ma che senso ha? Cosí potevi restare anche a casa…

Se dovessi riassumere il Sziget in una parola per me sarebbe: libertá di essere chi sei. Pazzo se ti va, folle se ti va – e con tutti questi folli che ti lasciano in pace se il tuo essere é uno tranquillo. Tutti trovano il proprio posto in Sziget.

ATTENZIONE

Sziget é un impegno per testa, cervello é corpo, anche se non ve ne accorgete. Portatevi la vitamina C (almeno 1000 mg al giorno) e anche l’aspirina per diluire il sangue dalla polvere e dalla fatica di non dormire abbastanza. Piccole precauzioni per evitare la febbre alta la settimana dopo.

E per favore, non bevete/fumate di piú di quanto reggete… Anche se fate comunque meglio evitare quest’ultimo, in Ungheria dal primo luglio 2013 é un crimine anche il consumo di droghe leggere

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